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#ProgettoPrimiMesi: il latte materno dei primi giorni, dal colostro alla montata lattea

"...Ma avrò latte a sufficienza? Si formerà subito? E se non è buono?..."

Quante future mamme si fanno queste e molte altre domande simili a pochi giorni dal parco. La paura di non riuscire a nutrire abbastanza il proprio bambino è legittima e naturale, ma oggi vorrei aiutarvi a cercare di controllare queste paure, spiegandovi un pochino come funziona l'allattamento dei primissimi giorni.

Come vi ho anticipato nel post precedente, quello sull'allattamento materno in generale, ci saranno dei momenti difficili e probabilmente questi momenti si collocheranno proprio nei primi giorni di vita del vostro bambino: è normale perchè è la fase di adattamento per entrambi.

Ma andiamo con ordine: ci troviamo in sala parto, il vostro bambino sta nascendo, voi vi sentite stanche e nella vostra testa penserete "Non ce la faccio più,...non ce la faccio più.." e proprio mentre ve lo continuate a ripetere per la duecentesima volta...eccolo lì...il vostro pargoletto o pargoletta spunta fuori con la sua curiosità di conoscere finalmente la sua mamma dopo 9 lunghissimi mesi. E' un momento che non si può descrivere perchè non ci sono parole. E' il vostro momento.

Ma che succede ora? Ora succede che comincerete ad essere per lui/lei l' unico sostegno. Vi sembra impossibile vero? Ma considerate che da subito, immediatamente dopo il parto, il vostro corpo produce tutta la nutrizione adeguata per il vostro bambino. I primissimi giorni, indicativamente i primi 3-4, produrrete piccolissime quantità di latte, vere e proprie goccioline, ma che si possono considerare un bene preziosissimo. Quello è il colostro, il latte primitivo fondamentale per lo stomachino piccolo piccolo del vostro bambino.

Anche se può sembrare strano, in quelle piccolissime gocciole di latte è contenuto tutto ciò che serve al vostro bimbo in attesa della montata lattea, che arriverà, tranquille, arriverà, mediamente verso il 3-4 giorno, ma può succedere arrivi anche un pochino più tardi.

Per favorire l'arrivo della montata lattea il segreto che vi consiglio vivamente è attaccare il bambino a richiesta. Vi dico già per esperienza personale che è stressante, pesante, faticoso, ma è l'unico modo per avviare un corretto attacco e una corretta e adeguata produzione di latte.

Ma torniamo un attimo in sala parto: ormai la maggior parte degli ospedali lo praticano (ovviamente se non ci sono rischi per la mamma e il bambino) e se così non fosse vi consiglio di provare a chiederlo. Subito dopo la nascita il bambino viene appoggiato sul seno materno.

Perchè questo è così importate? E' l'unico modo che abbiamo per far sentire il bimbo ancora a casa. Sentire l'odore della mamma, il battito del suo cuore, il calore della sua pelle è tutto ciò di cui ha bisogno in quel momento. Quello che è possibile provare a fare è il così detto breast, ovvero aspettare e vedere se il bambino da solo è in grado di cercare, trovare e attaccarsi al capezzolo...e vi assicuro che nonostante sia appena nato è in grado di farlo..eccome !!

Anche questa esperienza non è possibile descriverla, bisogna solo viverla. E' di un'intensità veramente indescrivibile. Nel momento in cui il bimbo, aiutato da voi o in piena autonomia si attacca al capezzolo, inizia a stimolare la ghiandola a produrre latte e questo meccanismo di domanda-offerta continuerà per tutta la durata dell'allattamento.

Più attaccherete il bambino più latte produrrete.

Per questo nei primissimi giorni viene consigliata vivamente l'allattamento a richiesta, anche ogni ora se il bambino lo richiede, perchè così il vostro seno sarà stimolato a produrre sempre più latte. Ve lo ripeto: il latte dei primi giorni, il colostro, è l'alimentazione sufficiente e necessaria per il vostro bimbo.

Senza considerare che, come abbiamo già detto, il neonato non si attacca al seno solo per mangiare, ma anche per sentirsi vicino alla mamma, per sentirsi prodotto, per addormentarsi, per essere coccolato. Ha bisogno del contatto costante con la mamma.

Ora voglio mostrarvi una fotografia della giornata tipo del vostro ricovero in ospedale se avete scelto il rooming in (il bambino che dorme in stanca con voi, senza essere accudito al nido): vicino al vostro letto sarà posizionato la culletta del vostro bimbo e lì vicino il fasciatoio con tutto il necessario per il cambio del pannolino. Vi assicuro che sarà difficile vedere un piccolo di poche ore di vita non attaccato al seno materno. Lo cercherà, in continuazione e il vostro istinto di mamma non potrà far altro che assecondarlo, perchè sapete che quel poco o tanto che esce dal vostro seno è un tesoro inestimabile. Non preoccupatevi se ne esce veramente poco. Come vi ho già detto, al vostro bimbo basta così. Il suo piccolo stomaco è ancora immaturo, di dimensioni veramente ridotte; si riempie facilmente (per questo bastano veramente poche gocce), ma si svuota anche facilmente (per questo dopo un'ora chiederà ancora di essere attaccato).

Ma ovviamente il colostro è solo che l'inizio dell'allattamento. Arriviamo quindi alla montata lattea: come si manifesterà? Vi racconto la mia esperienza. Ultima sera in ospedale: papà e nonni mi salutano per tornare a casa e io resto sola con il mio frugoletto. Ore 20.30. Da lì a poco comincerà una notte infernale. Il piccolo voleva sempre stare attaccato e come provavo a staccarlo perchè vedevo che si era addormentato ricomincia a piangere e si calmava solo riattaccandosi di nuovo. E così tutta la notte. Sono riuscita a dormire solo dalle 4 alle 5 di mattina ma sempre con il mio bambino attaccato al seno, con i capezzoli dolenti e arrossati. Quella notte, a differenza delle altre due precedenti in cui dormiva due ore, chiamava per mangiare e poi dormiva altre due ore, non riusciva a calmarsi. Come mai? Cosa c'era di diverso? La montata lattea in arrivo. Come io sentivo il seno più gonfio e pieno, lo percepiva anche lui e di fronte a questo cambiamento, il mio piccolo non sapeva come reagire, cosa fare e come comportarsi e la sua reazione era il pianto. Questo atteggiamento è comunissimo nel momento in cui arriva la montata lattea e può essere accompagno anche da un cambiamento nelle caratteristiche delle feci del vostro bambino (di colore e consistenza).

Non vi dico questo per spaventarvi, ma per aiutarvi, magari, a capire quando siete in montata e tranquillizzarvi che, se questo episodio capiterà anche a voi, è del tutto normale. Il vostro bambino non sta male: si sta solo adattando all'arrivo di una nuova nutrizione.

Spero con queste righe di non avervi messo paura e di aver chiarito qualche dubbio o perplessità riguardo il latte dei primissimi giorni.

Ora vediamo cosa ne pensa Elisa al riguardo. Per il suo articolo completo, leggete qui

Io vi aspetto il prossimo mese: continueremo a parlare di allattamento. Se avete dubbi o avete bisogno di consigli, commentate pure il post qui sotto. Vi risponderò nel più breve tempo possibile.

A presto, care mamme !!!

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